Rex Romanorum 2 |
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| Questo è il primo articolo sulla guerra navale che intendo scrivere.
Nell'epoca antica e medievale, oltre che nel primo secolo dell'era moderna, le guerre navali si conducevano con navi a remi in scontri che venivano decisi principalmente da speronamenti e abbordaggi ma l'invenzione delle armi da fuoco cambio le regole del gioco.
Il cambiamento non avvenne in tempi rapidi per tre motivi:
1 le prime armi da fuoco erano spesso pericolose anche per chi le usava; 2 le navi per poter usare una sufficiente quantità e qualità di armi da fuoco tali da poter essere decisive dovevano essere modificate; 3 era necessario che anche la mentalità e le tattiche venissero modificate.
Il primo paese che si spinse per primo sulla rotta giusta per la guerra navale di nuova concezione fu l'Inghilterra già Enrico VIII, quello delle sei mogli e dello scisma anglicano, all'inizio del suo regno fece costruire una nave da guerra di nuova concezione la Mary Rose, una delle prime navi da guerra ad avere dei cannoni installati sulle fiancate, in totale al momento del varo disponeva di 78 cannoni poi aumentati a 91.
Questa classe di navi segno una svolta, nell'ingegneria navale, fino ad allora i cannoni venivano montati solo sulla prua e sulla poppa delle navi, che potevano sparare solo di fronte e di retro ma non di fianco, e che per l'ovvia ragione di essere molto più lunghe che larghe potevano usare solo pochi cannoni per di più di piccole dimensioni. Nella nuova guerra navale le navi non cercavano mai di speronarsi e raramente cercavano l'abbordaggio ma si comportavano come se fossero delle batterie d'artiglieria galleggianti e mobili e cercavano di distruggere il nemico bombardandolo con il proprio fuoco d'artiglieria.
Anche le marine dei paesi mediterranei si orientarono verso un maggior uso delle artiglierie ma lo fecero dopo gli inglesi e più lentamente. Le prime navi ad essere progettate con queste caratteristiche furono le galeazze veneziane che costituivano una via di mezzo tra le galere a remi e i galeoni a vele esse disponevano ancora di rematori ma montavano già un numero considerevole di cannoni circa 36, inferiori a quelli della Mary Rose ma di molto superiori a quelli installati sulle galere.
La battaglia di Lepanto costituì il battesimo del fuoco per le galeazze che nonostante il loro numero ridotto, erano solo 6, risultarono decisive sia perché con il loro fuoco riuscirono a danneggiare molte galere ottomane sia perché le loro alte fiancate le rendevano molto difficili da abbordare per i turchi.
17 anni dopo Lepanto il re di spagna Filippo II varò la famosa Invincibile Armada essa era costituita da 22 galeoni e oltre 100 mercantili armati le navi di per se sarebbero state adatte a combattere la guerra navale moderna ma i comandanti spagnoli erano ancora legati alla vecchia tattica navale degli abbordaggi e commisero una serie di gravissimi errori.
Il primo errore fu quello di non standardizzare i loro cannoni essi imbarcarono cosi pezzi d'artiglieria di calibro molto diverso tra loro e il secondo errore fu quello di sbagliare l'imbarco dei proiettili cosi che spesso vennero stivate munizioni non adatte ai pezzi d'artiglieria di cui disponevano le navi inoltre vennero imbarcati molti soldati di fanteria che anche se si sarebbero dimostrati molto utili in caso d'abbordaggio erano inutili per le manovre navali e per il tiro delle artiglierie.
Arrivati nella manica il destino della armada era segnato gli inglesi dotati di più navi con più cannoni imbarcati e adeguatamente forniti di munizioni sconfissero ripetutamente gli spagnoli li costrinsero a fuggire navigando verso nord dove nella loro rotta di rientro incontrarono numerose tempeste che gli inflissero molti più danni di quanto non fecero gli inglesi.
Nei successivi due secoli le navi da guerra aumentarono di stazza, aumentarono il numero dei cannoni imbarcati e il calibro delle loro artiglierie fino alle rivoluzioni costituite dal introduzione dei motori a vapore e delle torrette d'artiglieria.
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