| 1 - Atene non aveva 100.000 abitanti... Atene aveva sì e no prima dello scoppio della Prima Guerra Persiana 20.000 abitanti maschili con pieno diritto di voto, che dopo la riforma di Clistene (proto-democrazia) vedeva praticamente tutti i residenti ateniesi di sesso maschile cittadini a pieni diritti. Questo dato ce lo fornisce Erodoto nelle sue Storie quando racconta del tentativo, andato a buon fine, da parte di Aristagora di Mileto di convincere gli Ateniesi a supportarli nella rivolta ionica (497 a.C. in poi). Dubito che nel giro di nemmeno diciassette anni gli Ateniesi siano riusciti a quintuplicare la loro popolazione. Magari possiamo sommare la popolazione nei villaggi circostanti dell'Attica, ma, considerando che erano davvero piccoli, potremmo arrivare al massimo ad una popolazione attica complessiva di 25.000 - 30.000 abitanti. 2 - Thuri venne fondata nel 444 a.C. per volere di Pericle, nello stesso sito di Sibari. Aspettiamo ancora a metterla in mezzo alle colonie della Magna Grecia. 3 - Atene non ha praticamente mai partecipato alla colonizzazione. Atene CONQUISTAVA le colonie, oppure le PROTEGGEVA sotto la "democratica" forma della Lega Delio Attica. Piccolo problema: la Lega viene fondata nel 477 a.C., ossia dopo la vittoria della Seconda Guerra Persiana. Prima di questa data, Atene era una potenza commerciale; ricordo che Temistocle propone in assemblea di formare una potente flotta intorno il 483 a.C. Circa duecento triremi che potevano sopportare 50 persone a bordo. Supponiamo che avevano sicuramente un centinaio (e forse anche più) di navi mercantili... Diciamo che tutta, o quasi, la popolazione ateniesi (e magari anche dell'Attica) saliva a bordo e scappava.
In Italia la situazione era questa: Siracusa deve affrontare la minaccia cartaginese e cerca disperatamente tutto l'aiuto siceliota. Taranto ha a che fare con gli Iapigi, che riesce difficilmente a tenere a bada. Sibari è stata distrutta da trent'anni oramai e Metaponto e l'unica città della Basilicata veramente importante. Crotone è messa bene ma piano piano scoppieranno casini interni pure là. Andiamo a nord: Posidonia (poi Paestum romana) è un ex colonia di Sibari, forte città che ormai da quasi cent'anni regge la Campania (non in senso che la governa ma vive tranquilla per gli affari suoi). Elea (poi Velia romanizzata) è appena stata fondata. E ora veniamo a Cuma: dopo l'avventura di Aristodemo, ucciso dagli aristocratici, la città è un focolaio di casini, in più è minacciata costantemente dagli Etruschi e dai popoli italici del centro. Neapolis è una colonia interessante ma, essendo a due passi da Cuma, soffre dell'influenza di quest'ultima. Roma sta cominciando a far capire agli etruschi che è indipendente, ma non è ancora troppo forte per raggiungere la supremazia del Lazio. Dunque... se fossi ateniese o andrei a rifugiarmi nel Sud e farei un patto con Taranto o che diavolo ne so... e anticiperei la ricostruzione di Sibari; tuttavia se i Tarantini sono intelligenti non me lo permetterebbero. Crotone: peggio mi sento. Con Siracusa si poteva fare un patto: gli Ateniesi aiutavano i Siracusani ed in cambio magari gli Ateniesi andavano ad abitare la parte occidentale dell'isola. N.B. Secondo le fonti storiche la battaglia d'Imera si svolse lo stesso giorno della battaglia di Salamina, questo perché gli storici greci amavano i sincronismi soprattutto per sottolineare l'intesa Cartagine <-> Persia; sta di fatto che risulta praticamente impossibile che siano avvenute lo stesso giorno, ma possibile la distanza di un mese o poco più. Ora: in caso di un trasferimento ateniese, la storia sarebbe ben diversa: molto probabilmente la democrazia si sarebbe arrestata per motivi legati al nuovo terreno siciliano, ricordiamoci che Siracusa è sempre stata oligarchica (tranne per una piccola esperienza democratica con Ermocrate, dovuta all'influenza periclea irreversibile, che in questo caso non c'interessa). La nuova Atene, come la immagino io, sarebbe stata completamente diversa anche a livello giuridico e forse sarebbe stata inglobata dall'influenza siracusana. Niente democrazia, niente influsso culturale, niente nuova filosofia, in quanto spesso la filosofia sfruttava la demagogia (simile ma avversa alla democrazia), niente pilastri del pensiero occidentale, niente Macedonia, niente Alessandro Magno, niente Ellenismo. Forse la Persia sarebbe giunta alle porte d'Italia? Forse. Forse Roma sarebbe stata arrestata? Forse. Forse il mondo antico sarebbe stato persiano? Forse. Senza Atene sarebbe sorto uno stato forte e unitario: assolutamente diverso dal mondo delle poleis greche e dunque privo di quei colonnati robusti e solidi che noi chiamiamo: occidente. La storia è fatta dalle piccole cose, figuriamoci Atene che, seppur piccola, è stata grande. Sicuramente il Mediterraneo, e dunque l'Europa, sarebbe stato diverso.
FONTI: Studio Archeologia e sono fissato con la sfera greca, dunque non me rompete le palle con notiziole prese sparse e disperse da Wikipedia. Faccio questa puntualizzazione non per i messaggi precedenti ma per i successivi che sicuramente vedranno fan di 300 che scriveranno SPARTA UCCIDE I PERSIANI, CONQUISTA ATENE, LA RICOSTRUISCE E DOMINA IL MONDO; oppure vi saranno pignoli, che non sanno assolutamente un cazzo di storia greca ma per dire la loro o per ostentare la loro Wikipediaggine, scriveranno Ma, Caio, secondo Teleforo di Nicea il 1 marzo del 481 a.C. c'era Posidippo che faceva questo e quest'altro; o ancora per i fan militari La falange uccide tutti quanti, e Atene dominava l'Italia. Posso sbagliarmi ma sicuramente il mondo intero e la storia non si sbagliano. Ho dato un'impronta oggettiva e soggettiva della NUOVA ATENE. La storia non si fa con le armi, non si fa con la politica, non si fa con la cultura: si fa con gli uomini, organizzati in società. Guerra, Politica e Cultura sono sottomesse dagli uomini e NON viceversa.
Francesco
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