Golia greco, leggendo la tua analisi iniziale, mi sembra di capire che giocando con sparta ci si ritrovi senza un porto commerciale. Dimmi che ne pensi di questa strategia.
Tenendo conto che non si confina con la Macedonia, unico stato pericoloso, vista Atene che le fa da vassallo, quindi le fornisce introiti, io vedo tre opzioni iniziali, tutte legate alla disponibilità di un porto:
a) Non si possono costruire porti di qualsiasi genere: Si incomincia un commercio via terra con Atene, si mettono delle unità a guardia dei passi valicabili dalle truppe dell' Epiro e si sviluppano le strutture commerciali, in modo da creare un esercito e attaccare nel loro territorio i nemici, creando danni economici e, se ci si riesce, conquistando e ponendo fine alla guerra. Nel mentre la reputazione con atene migliora e ce la si fa amica.
b) Il porto c'è, ma è un porto militare. Stesso inizio, ma anzichè attaccare l'Epiro in casa, si imbarcano le unità e si va alla conquista di regni minori, come quello di creta o le zone africane che non sono sotto il dominio cartaginese. Così si ottengono risorse, denari, porti e rotte commerciali terrestri. Poi, una volta che gli introiti aumentano si sviluppa un esercito per annientare Pirro, Caio e sempronio.
c)Il porto non c'è perchè non è ancora sviluppato: O si sviluppa militarmente e si attua il piano b o lo si sviluppa commercialmente, commerciando con la Macedonia, facendosela amica e attuando il piano a
CITAZIONE (M0nTg0MeRy @ 23/8/2013, 14:54)
BEEEEEEEELLA l'icona del BOSS spartano nella sezione displomatica
Oddio, sono più dettagliati gli omini di shogun