Ånders |
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| Mia nonna mi ha sempre raccontato una storia diciamo "simpatica" su un fatto accaduto ad un suo cugino. Un giorno di fine 1942 inizio 1943, non lo ricordava esattamente, questo suo cugino arrivò a casa verso le 12.00 e decise di pranzare la pasta con la zucchina fritta. Durante la cottura, a causa dei bombardamenti che avevano interessato la città, la casa era abbastanza danneggiata, così caddero dei calcinacci all'interno del tegame dove stava cuocendo la pasta. Allora decise di ricominciare da capo; finita di prepararla si sedette e notò che non c'era formaggio grattugiato da mettere sopra, visto che secondo la nostra tradizione culinaria, il formaggio deve essere "abbondante" nella pasta (soprattutto in quella con la zucchina fritta) decise di andarne a prendere un po' a casa del mio bisnonno. Mentre era lì, furono sganciate delle bombe proprio sopra casa del mio bisnonno ma, a causa del vento deviarono e distrussero completamente l'abitato dove abitava questo cugino di mia nonna (che abitava dall'altra parte della strada). Dopo questo fatto, questo cugino esclamò per il resto della sua vita questa frase in dialetto siciliano :"U furmaggiu mi salvò a vita !" trad. Il formaggio mi ha salvato la vita.
E' particolare vedere come una serie di coincidenze abbiano salvato lui, ma fatto morire tante altre persone a causa del forte vento.
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