Tranquillo scuse accettate anch'io l'ultima volta ho risposto tardi.
I Romani nel periodo 249 243 a.c. non fecero attacchi, degni di rilievo, allo scopo di conquistare posizioni, speso non osavano neanche scendere nei territori pianeggianti per paura degli elefanti nemici, piccolo O.T. mi sa che in Rome Total War hanno sottovalutato l'efficacia degli elefanti da guerra mi sa che se erano ben addestrati risultavano molto più utili nella realtà che nel gioco, quindi non so quanto il trasferimento di Amilcare avrebbe influito sulle operazioni in Sicilia visto che neanche i Cartaginesi fecero o provarono a fare conquiste degne di rilievo in quegli anni.
I Cartaginesi avevano anche loro dei cittadini soldato, o forse è meglio chiamarli cittadini professionisti della guerra, considerando l'atteggiamento dei Punici verso la vita penso che fosse più il secondo caso. Già ai tempi della battaglia del Crimisso 341 a.c., misero in campo un unità, che viene chiamato dai Greci battaglione sacro, i fanti del sacro culto di Rome 1, questi soldati scelti, ben addestrati e pesantemente armati per lungo tempo, per evitare di rischiarli, furono usati solo occasionalmente, solo nelle guerre più importanti o per difendere la città, ai tempi della seconda guerra punica alcune unità di fanteria vennero definite libi-fenici, il cui nome sembra indicare che fossero composti da soldati sia libici che fenici, nell'esercito di Annibale era presenta un unità chiamata cavalleria sacra, unità di cavalleria pesante composta da soli cittadini pare per lo più membri dell'aristocrazia.
FONTI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del...isso#cite_ref-5http://it.wikipedia.org/wiki/Esercito_cartagineseCome si vede mano a mano che si succedevano le guerre i Cartaginesi usavano sempre più reparti di cittadini soldato.
La storia dei Romani che chiedono ai Seleucidi di combattere per loro come mercenari non l'avevo mai sentita sono curioso dove posso leggerla?
Un attacco contro una città come Roma, con la sua popolazione e con le sue cittadine e villaggi satellite, era un impresa molto rischiosa, se mandavi forze modeste rischiavi di perderle senza concludere nulla, il che per un esercito come quello Cartaginese, che notoriamente impiegava molto tempo a riprendersi dalle sconfitte, era poco consigliabile, quindi non aveva senso se non con un grosso contingente, ma se mandavi un contingente abbastanza grosso per saccheggiare Roma allora tanto valeva cercare di conquistarla.
Per i saccheggi nella campania e nelle zone costiere forse la cosa migliore era farli con piccoli contingenti che arrivavano a terra, sbarcavano, saccheggiavano e si reimbarcavano alla svelta, senza dare il tempo di organizzare una reazione efficiente, ma questo tipo di attacco, in quella fase della guerra, venne realizzato da tutte e due le parti in causa, senza che nessuna delle due riuscisse a infliggere un colpo decisivo all'altra, invece un attacco da nord con tribù galliche e liguri oltre a fare danni con i saccheggi, avrebbe consentito se non di sconfiggere Roma almeno di toglierli dei territori, con relativi introiti fiscali e con la riduzione della possibilità di reclutamento, proprio mentre aumentavano improvvisamente le necessità di pecunia e legionari, ciò difficilmente sarebbe stato decisivo ma gli avrebbe comunque fatto sudare di più la vittoria e in caso di situazioni sfavorevoli i Cartaginesi si sarebbero potuti ritirare a nord in un territorio amico, consentendogli di tenere impegnati in quel settore molte forze romane per molto tempo.
Ricordiamoci poi che oltre alle città Greche e alla Campania l'altra zona economicamente più sviluppata dell'Italia di quel tempo era l'Etruria, cioè la zona che più di tutte era esposta agli attacchi dei Liguri e che sarebbe stata difficile difendere anche dai Galli. Per le legioni che affrontarono Magone mi sembra strano che fossero demoralizzate in quella fase della guerra i Romani stavano vincendo su tutti i fronti e da ovunque arrivavano buone notizie, forse questa storia è una di quelle finzioni retoriche per far fare figura al comandante?
Per la superiorità politica e diplomatica di Roma sono pienamente d'accordo con te. Come non esserlo?