Scusa se non ti ho risposto subito.
Si l'Armenia era alleata e avrebbe potuto rifornire i Romani, ma se vuoi conquistare la Partia devi andare in Partia, se una grande armata ci fosse entrata, sopratutto nelle sua zone montuose, avrebbe avuto lo stesso grossi problemi di vettovagliamento, se cercavi di portarti molto cibo rallentavi la marcia, questo vale anche se lo portavi dall'Armenia, in un terreno accidentato e con poche strade, come lo sono quasi tutti quelli di montagna, i carri degli antichi facevano moltissima fatica ad andare, se rallentavi la marcia avevi bisogno di ancor più cibo quindi ulteriori problemi logistici.
Se cercavi di procurarti il cibo per una grossa armata in un terreno montagnoso, notoriamente nelle zone di montagna ci fai al massimo un po di allevamento, tanti auguri ne avrai bisogno.
La cavalleria romana, più che non essere forte diciamo pure che era mediocre, ma per rimediare a questa carenza i Romani usavano contingenti alleati e reparti di mercenari, Cesare in Gallia uso sia cavalleria romana, sia contingenti di alleati gallici, sia mercenari germanici, a Zama Scipione usò molti cavalieri numidi, nel tardo impero vennero reclutati molti ottimi cavalieri Sarmati, si potrebbe continuare ancora con l'elenco, io penso che per sconfiggere i Parti si sarebbero dovuti reclutare 1.000/1.5000 cavalieri corazzati, tra mercenari Sarmati e gli alleati Armeni, che non erano forti quanto i catafratti Parti ma comunque erano validi combattenti, si sarebbero dovuti reclutare un numero circa 9 volte maggiore di arcieri a cavallo, sempre tra Sarmati e Armeni, se non ci fossero stati abbastanza arcieri a cavallo si sarebbero potuti completare i ranghi con cavalleggeri Numidi, che invece di essere armati di arco e frecce avevano dei giavellotti ma che nel corpo a corpo avrebbero macellato gli arcieri a cavallo Parti, in fine si sarebbe completare il tutto con altri 1.000/1.500 cavalieri germanici del tipo che ti ho descritto.
Le tattiche di fanteria esistevano ed esistevano già ai tempi degli Elleni, basta vedere Platea, lo schieramento degli Ateniesi nel primo scontro con i Siracusani o le tattiche dei 10.000 di Senofonte, ma nei primi due casi si combatte in terreni relativamente poco favorevoli alle manovre della cavalleria e nel terzo caso i 10.000 se ne stavano scappando quindi dovevano pensare solo a sopravvivere e non a conquistare delle posizioni.
Cospargere il terreno di tripodi, era un ottima tattica per parare le cariche dei carri e della cavalleria da mischia, ma gli attacchi degli arcieri a cavallo erano più difficili da contrastare perché potevano sopraggiungere in qualsiasi momento, da tutte le direzioni e colpendoti a distanza, di solito dai 50 metri in su, quindi era necessario aumentare in maniera esponenziale il numero dei tripodi e ciò non era sempre possibile anche perché gli arcieri a cavallo ti attaccavano anche quando eri in marci e in simili circostanze era difficile fargli trovare i tripodi nel posto giusto.
Per lo schierarsi su un lungo fronte, più era lungo il fronte più era sottile lo schieramento, quindi c'era il rischio che dopo un po di tiri d'arcieri i catafratti ti sfondavano la linea, l'occasione dei tempi di Traiano era dovuta oltre al fatto che venne mobilitato un esercito immenso, secondo alcuni 180.000 effettivi, se il numero fosse vero si tratterebbe del più grande esercito nella storia di Roma, inoltre i Romani avevano rinforzato la loro cavalleria "L'aumento dell'aggressività romana può essere spiegata in parte dalle riforme militari di Roma. Per contrastare la potenza degli arcieri e dei cavalieri partici, i Romani in un primo momento impiegarono alleati stranieri (specialmente Nabatei), ma successivamente stabilirono una permanente forza di auxilia come complemento alla loro fanteria pesante legionaria. I Romani infine posero reggimenti di arcieri a cavallo (sagittarii) e persino catafratti corazzati." Fonte Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Campagne_partiche_di_Traianohttp://it.wikipedia.org/wiki/Impero_particoNella stessa pagina, una storia del impero partico, non si fa nessun riferimento a una guerra tra Parti e Cinesi.
Bisogna dire anche che nonostante questo enorme dislocamento di forze Traiano incontrò molti problemi a causa della guerriglia degli arcieri a cavallo Parti e a causa della rivolta di diverse città.
Qui vengono dette le stesse cose in maniera più approfondita e dettagliata, se mi ricordo bene questo link è stato già messo sul sito, se non sbaglio da karati.
www.icsm.it/articoli/ri/noteimp.htmlPer quanto riguarda il mancato sfruttamento della rivolta Sassanide ciò fu probabilmente dovuto al fatto che ha governare era Alessandro Severo, al epoca ancora uno sbarbatello, che rimase sempre succube delle donne della sua famiglia, tanto è vero che alla fine venne fatto fuori dai suoi soldati che non ne potevano più di essere guidati da lui, poverino.
In quegli anni ho sentito di diversi assedi da parte di vari popoli germanici contro città romane e nella maggioranza dei casi non mi sembra che i Germani abbiano brillato, inoltre il mio ragionamento del potevano conquistare la Germania, perché tanto i Germani anche se contrattaccavano avevano poche speranze contro le città romane, era chiaramente riferito a epoche precedenti in cui l'impero era ancora in grado d espandersi, l'esempio di cui parli tu è dello stesso periodo del sacco di Roma da parte di Alarico, del invasione della Gallia, iniziato nella famosa notte di capodanno con il Reno ghiacciato, del abbandono della Britannia senza combattere per impossibilità logistica, in quel periodo i Romani non potevano certo andare a conquistare la Germania.
Si Roma e i suoi nemici si influenzarono a vicenda in modi e tempi diversi, ad esempio prima delle campagne dei tempi di Augusto i Germani combattevano in ordine aperto, poi dopo le molte batoste prese dai Romani, impararono dai loro nemici e già pochi anni dopo si erano abituati a combattere in ordine serrato, del resto in guerra si cerca sempre di trovare qualcosa di nuovo, tattiche, contro tattiche, armi del nemico o armi nuove studiate per sconfiggere il nemico con strumenti originali, si verso la fine della storia del impero il gap di armamenti si era ridotto di molto, anzi a un certo punto i Germani avevano spada migliori di quelle Romane, ma ai tempi di Teotoburgo e anche per un bel tempo il gap era enorme, l'esito della battaglia di Teutoburgo fu dovuto oltre che al incapacità militare di Varo e alla conformazione del terreno anche e sopratutto alla grande abilità di Arminio, che fece un mezzo miracolo, ma i miracoli non riescono sempre sopratutto contro un avversario come le legioni romane.