| QUINTA PARTE.
CARTHAGO DELENDA EST( PRIMA PARTE)!
Lylibeum 260 a.c.
"Silenzio,silenzio per questore Lucio Cornelio Silla"grido il littore. Non ottenendo l' effetto sperato sbatte la scure del fascio littorio sul pavimento,provocando un rumore talmente forte da diffondere all'istante nell'aula un silenzio innaturale.
Subito prese la parola il pater familias Lucio:" Grazie. Uomini, quest'oggi vi ho fatto convocare qui a lylibeum per discutere della situazione qui in Sicilia, dopo 10 da quando abbiamo iniziato a muoverci. Con voi vorrei discutere di come amministrare le nostre province e di come dover muovere i nostri eserciti,perciò sentitevi liberi di esprimere la vostra opinione. Ora lascerò la parola al qui presente segretario Livio. Livio procedi."
" grazie questore- inizio il segretario- signori oggi posso dire con certezza che la nostra economia è salva,le nuove conquiste hanno reso possibile l'assorbimento di tutti i costi,e ora possiamo riprendere a sviluppare le nostre città. È già stato ordinato di migliorare i palazzi di governo,i templi e le caserme di ogni città, per restare al passo con gli altri governatori della repubblica. Posso inoltre affermare con estrema gioia che la riduzione delle tasse in gran parte delle nostre città, e l'abolizione dell'editto corrispondente,ha posto fine alle rivolte e al brigantaggio. Gli ultimi ribelli, al comando di tal Nearco, sono stati distrutti un mese fa,dalle milizie del governatore Marco." Detto ciò il segretario ritorno al proprio posto. " molto bene segretario, e ora è giunto il momento di informarvi sull'andamento della guerra in Grecia e nella Gallia Cisalpina. A nord di Arriminium è caduta anche patavium e successivamente anche il regno illirico di Salona. Ora i Galli hanno posto sotto assedio Arriminium e Segesta. Speriamo che il coraggio dei nostri fratelli riesca a sconfiggere ancora una volta le orde barbariche. A est invece solo cattive notizie arrivano dal fronte: la marcia contro Tessalonica è fallita,facendo ripiegare l'esercito di Marco Valerio verso Apollonia. Ora i macedoni, nonostante la terribile peste nei loro territori,stanno marciando minacciosamente verso l' Epiro e la Dalmazia. Se fosse necessario, il senato ha stabilito che noi dovremmo inviare una legione a rinforzo dell'Epiro in cambio di un contributo in denaro. È ora giungiamo a noi. In questi ultimi mesi Cartagine è in crisi, esercito sbandati e flotte malridotte costituiscono le forze pubiche in Africa. Ritengo perciò doveroso proporvi di intervenire in Africa, per ottenere terre da Cartagine, in cambio della nostra neutralità nella guerra numidica-cartaginese. Se non accetteranno interverremmo militarmente sul loro territorio. Propongo perciò una votaz... Si capitano Claudio,parla pure"
"Grazie questore. Prima di votare vorrei esprimere il mio parere su questa guerra. Credo che non dovremmo per ora entrare in guerra con Cartagine,ma dovremmo aspettare che si indeboliscano con i numidi in Africa. L'esercito non è pronto ne i ranghi sono al completo,in più abbiamo faticato troppo per ottenere la pace, per poi violarla alla prima occasione di conquista." detto ciò il capitano concluse il suo discorso.
" Capisco il tuo punto di vista capitano Claudio, ma non possiamo aspettare che Cartagine si rafforzi troppo,inoltre questo è il volere del senato, a cui non possiamo sottrarci. Ordinerò al più presto di rinfoltire l'esercito e la flotta e di aggiungere ad esso qualche unità mercenaria di rinforzo. Ed ora votiamo."
Dopo le votazioni, con ben 70 voti contro 27, prevalse il partito espansionistico favorevole alle idea del senatore Catone e di Lucio Cornelio. Così su una nave,mentre si preparava l' esercito alla guerra, un corpo di 3 ambasciatori e una spia, si presentò al senato cartaginese e ai 2 suffetti con una richiesta: la cessione di Leptis Magna, pena se no il proseguio della guerra. Come previsto il senato nemico,seppur spaventato,rifiuto in tronco le richieste, facendo entrare in azione la spia, la quale si intrufolo a Cartagine per sobillare il popolo e,per preparare la strada all'esercito che da li a poco sarebbe sbarcato in Africa.in Sicilia intanto, da lylibeum parti verso Messina il nuovo governatore: il generale acquisito Fulvio Flacco. Contemporaneamente oltre 10 coorti di soldati,tra fanteria e cavalleria, si raduno a lylibeum,per un totale di oltre mille uomini da condurre in Africa,meno la guarnigione della Sicilia.Con questo nuovo esercito Roma poteva sperare di porre fine all'vecchio impero africano, per prenderne il posto e diventare il nuovo padrone del mediterraneo occidentale. L'anno successivo l' esercito romano,distruggendo ogni nave nemica allo sbaraglio,sbarco di sorpresa,per la prima volta,in Africa, pronta alle sue più cruenti battaglie,e alla più grande gloria:
la vittoria.
FINE QUINTA PARTE.
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