Nuova cronaca con i corneli!

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Quintus
view post Posted on 7/10/2012, 10:08     +1   -1




Salve a tutti oggi vorrei provare a fare una nuova cronaca con rome total war.dopo aver mollato quella precedente con i seleucidi per vari motivi,oggi ho deciso di iniziarne una nuova con una fazione con cui ho sempre giocato poco: i corneli.la difficoltà é a molto difficile/ molto difficile e ho deciso battaglie in stile arcade. Buona lettura e buon divertimento.

PRIMA PARTE.
LA GUERRA GRECA!

Anno 270a.c. Messana
Publio cornelio,pater familias della gens Cornelia, stava in quei momenti discutendo della situazione economica delle provincie romane sotto la sua giurisdizione. Assieme a lui c'erano oltre ad alcuni dei suoi figli,i principali consigliere e capitani della famiglia, i quali non attendevano altro se non che Publio cornelio decidesse in che direzione muoversi per riuscire a superare la crisi ed ottenere il controllo della Sicilia.la sala del palazzo del governatore era piena di gente e Publio notando il crescente mormorio nella sala decise che era il momento di parlare per esprimere il suo parere,anzi il suo volere riguardo le prossime azioni militari:" romani,corneli ,ascoltate. Negli ultimi anni i nostri domini sono stati trascurati,i nostri campi abbandonati,per far fronte all esercito di Pirro prima in Campania e poi in Sicilia,ora dobbiamo trovare una soluzione al mantenimento del nostro costoso esercito.le casse delle province sono quasi vuote, e se non troviamo altri fonti di guadagno rischieremo la bancarotta, e voi ben sapete cosa vorrà dire questo".lascio un momento ai presenti per ragionare sulle implicazioni di quello che aveva detto per poi continuare:"la confisca delle nostre province e il loro assegnamento ad un altra famiglia,forse ai Valeri. Perciò se nessuno ha qualche soluzione da proporre vorrei illustrare i miei piani." Attese un attimo se c erano delle proposte e poi proseguì:" non possiamo sciogliere l esercito,greci e cartaginesi non attendono altro per attaccarci con i loro elefanti e le loro falangi,perció dobbiamo passare all attacco, e conquistare città che riescano a mantenere con le loro entrate il nostro esercito.propongo perciò di attaccare la città di Siracusa. So che ha delle solide mura ed un possente esercito,ma non può ricevere rinforzi dalla patria ed inoltre è molto ricca per lasciarla ai greci o ai cartaginesi.per questo manderò un esercito al comando di mio figlio Marco cornelio alla conquista della città.nel frattempo voglio che dalla Campania il governatore Cosso cornelio salpi con 3 coorti di astati alla volta della Sardegna e che si tenga pronto a sbarcare per conquistare calaris. Gli altri resteranno qui a Messana in attesa di altri ordini.ora potete andare".finito il discorso tutti i presenti tornarono ai loro rispettivi alloggi o nelle loro caserme.intanto da Capua l ambasciatore romano quinto cieco parti verso Taranto per richiedere finanziamenti dalla famiglia Valeria.l ambasciatore riuscì dopo varie controfferte ad ottenere in contributo di 500 talenti in cambio della scesa in guerra dei corneli contro i greci. Prima della fine dell anno da Capua Cosso cornelio raduno i suoi 240 soldati e si diresse verso la flotta del ammiraglio aulo lasciando al fratello minore la carica di governatore della Campania.il nuovo governatore si affretto a reclutare 2 coorti di guardie cittadine ed ordino ai carpentieri della città di costruire un porto per permettere alla regione di commerciare con il resto dell mediterraneo.a Messana si lavora per costruire anche li un porto mentre dalla città le ultime coorti di soldati si univano all esercito di Marco. L esercito vantava il numero di 4 coorti di astati, una di veliti ed una di arcieri.la mancanza di cavalleria nell esercito all momento non era un problema.informatori romano riferivano che il generale nemico Dioniso di Sparta ne era assolutamente sprovvisto.semmai bisognava al più presto reclutare nuove turmae di cavalieri quando fosse iniziato la guerra con i punici. Infine quando l'esercito fu pronto parti verso Siracusa e marciando lungo la costa raggiunsero verso la fine dell estate la città nemica.dopo le dovute dichiarazioni di guerra Marco cornelio ordino di assediare la città,di circondar la per impedirà al nemico di fuggire, e con ciò fece costruire 4 torri d assedio.
FINE PRIMA PARTE.

Edited by Quintus - 9/10/2012, 10:57
 
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Luogotorige
view post Posted on 7/10/2012, 10:21     +1   -1




Bella Bella :D :D :D
 
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Quintus
view post Posted on 7/10/2012, 14:43     +1   -1




SECONDA PARTE.
LA PRIMA GUERRA PUNICA(PRIMA PARTE)!
“TERRA A TRIBORDO. TERRA A TRIBORDO”urlo il marinaio.in pochi istanti l’ ammiraglio della flotta Aulo ed il generale Cosso furono sul ponte, a pochi passi dal marinaio. subito i 2 osservarono alla loro destra e poterono chiaramente vedere la costa dell’ isola di Sardinia e il capoluogo della regione,Calaris,a poche miglia di distanza dalle 80 navi( io il numero sull’ icona dell’unita lo rappresento con il numero di navi in uno squadrone,non con il numero di uomini in quella nave)sotto il comando di Aulo. l’ammiraglio per quanto si sforzasse a svolgere in maniera eccellente i propri incarichi,era ancora troppo giovane ed inesperto per riuscirvi interamente. gli ordini infatti erano di avvicinarsi sul lato est dell’isola per non allarmare i cartaginesi,mentre loro ora si trovavano a sud. il piano era di avvicinarsi alla costa,fare rifornimento presso i villaggi costieri, senza sbarcare in massa, ed attendere l’ ordini di procedere con la conquista e l’ annessione dell’ isola. Per fortuna il generale Cosso era l’uomo più generoso e magnanimo di tutta la repubblica.con lui avrebbe avuto la possibilità di imparare senza rincorrere in punizioni o degradazioni. Il generale si limito a dirgli qualche parole:”facciamo presto, ordina ai rematori di cambiare rotta,prima che le navi cartaginesi ci avvistino”detto cio il generale se ne ritorno in cabina a studiare i piani e le notizie provenienti dalla patria. non solo i corneli si erano mossi,i valeri stavano preparando una flotta con cui sbarcare in epiro ed annientare il vecchio nemico mentre i giuli,radunati tutti i soldati lunga la frontiera nord,avevano attaccato e sottomesso i liguri con un attacco a sorpresa.in sicilia intanto siracusa era caduta prim’ancora che le macchine ossidionali fossero pronti. infatti il generale greco dionisio di sparta,erede del re eugenio, aveva tentato una sortita con cui liberare la città, ma le abilita guerriere del generale Marco Cornelio e l’utilizzo sapiente degli arcieri,aveva permesso all’ esercito romano di annientare,con pochissime perdite l’esercito nemico. 500 furono i morti greci,compreso dionisio,mentre da parte romana furono meno 100 i caduti. Siracusa espugnata fu passata a fil di spada per mettere in chiaro chi comandava ora in città. La sua conquista porto ad un miglioramento del bilancio provinciale,ed ora con tutto l’ esercito che poteva essere mantenuto,fu ordinato il reclutamento di una nuova flotta di 80 biremi con cui condurre la successiva guerra contro i punici. Fu anche ordinato la costruzione di un mercato, il miglioramento delle fertili campagne siciliane e la costruzione di una nuova strada che congiungesse messana a siracusa.
A Roma intanto il diplomatico Quinto Cieco era riuscito ad ottenere dal senato il premio pattuito per la conquista di siracusa:ben 5000 talenti,subito spesi per nuovi templi e unita con cui mantenere l’ ordine pubblico e le leggi romane nelle provincie di Roma. Sempre Cieco ottenne un finanziamento di 2000 talenti da Roma, distribuiti in 4 stagioni con cui armare una flotta ed un esercito da mandare contro la citta di lilybeum ed il suo governatore Taege. In Sicilia infine il nuovo ambasciatore Galerio Pediano concluse con i greci un vantaggiossimo accordo in cui veniva riconosciuta a Roma la sovranita su siracusa,un contributo di 1500 talenti come risarcimento di guerra e le informazioni geografiche greche in cambio di una tregua con Roma. Nello stesso anno Galerio siglo un patto temporaneo con i cartaginesi: commercio ed informazioni geografiche tra Roma e cartagine. A fine anno il vincitore Marco Cornelio recluto un unita mercenaria di opliti ed una di peltasti, con cui rafforzare il suo esercito in previsione di uno scontro contro la potenza di cartagine
FINE SECONDA PARTE.


p.s. :grazie.
 
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Cippah
view post Posted on 7/10/2012, 15:51     +1   -1




Complimenti davvero bella phone
magari potresti integrare il tutto con degli screenshot ;)
 
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Marco Leone
view post Posted on 7/10/2012, 15:54     +1   -1




Sì, quoto Cippah
 
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Quintus
view post Posted on 7/10/2012, 18:31     +1   -1




Grazie a tutti. thumbup
Le prime parti sono già state giocate e quindi non ho immagini ma se qualcuno puoi spiegarmi come si fanno le metterò volentieri.
 
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Quintus
view post Posted on 7/10/2012, 20:22     +1   -1




p.s. volevo solo dire che ho gia pronte le prossime parti, e che domani domani ne postero altre 2. devo pero suddividerle in piu parti perche ho poco tempo ora per scrivere. inoltre finora ho fatto solo un ora di campagna e andro avanti sabato con la campagna.
 
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Quintus
view post Posted on 8/10/2012, 18:10     +1   -1




Scusate ma oggi non riuscirò a pubblicare nulla perché dopo 5 ore di studio non ho più voglia di rileggere le varie parti.domani pubblicherò le 2 parti di oggi.scusate tanto. ops ops ops
 
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SrTia
view post Posted on 8/10/2012, 19:37     +1   -1




CITAZIONE (Quintus @ 8/10/2012, 19:10) 
Scusate ma oggi non riuscirò a pubblicare nulla perché dopo 5 ore di studio non ho più voglia di rileggere le varie parti.domani pubblicherò le 2 parti di oggi.scusate tanto. ops ops ops

Guarda che nessuno ti obbliga a postare una parte nuova ogni giorno, non sei mica obbligato :D
Quando puoi postala, hai fatto bene ad avvisare, ma nessuno ti obbliga a scriverne una al giorno.
 
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Quintus
view post Posted on 8/10/2012, 21:03     +1   -1




No lo so è solo che ieri avevo detto tutt'altra cosa,dimenticando della scuola.comunque adesso riesco a postare una altra parta , forse un po' noiosa e senza nessuna battaglia importante, ma solo con notizie di cioè che finora è successo.spero che vi piaccia comunque è buona letture.

TERZA PARTE.
LA PRIMA GUERRA PUNICA (SECONDA PARTE)!

A Messana i ricoveri per le persone sfuggite alla distruzione della città di naxos da parte dell' Etna per operare del dio vulcano erano pieni. I motivi dell eruzione probabilmente erano dovute al fatto che negli ultimi anni il culto del dio era stato trascurato.subito in tutte le provincie, ogni uomo,donna, soldato e perfino gli schiavi furono obbligati a compiere riti propiziatori nei confronti degli dei.
Nel frattempo Publio cornelio riceveva da Capua un altra triste notizia. Sua moglie fausta,dopo alcune notti molto sofferte, aveva definitivamente abbandonato questo mondo, per raggiungere i suoi antenati. La notizia, nonostante tutto, non sconvolgeva i piani del pater familias il quale per aveva chiesto qualche giorno per se, per pensare e rimpiangere sulla morte della moglie.in campo politico invece Roma aveva solo da festeggiare: l esercito del questore Marco Valerio, dopo una traversata tranquilla dell Adriatico era riuscita a sbarcare nei pressi di Apollonia,e con celerità, aveva sbaragliato l esercito epirota al comando del generale Atutas.piu a nord invece l esercito del edile Lucio Giulio aveva espugnato la capitale dei Boi Mediolanum. Questa notizia non fu senza conseguenze: i Boi non volendo soggiacere al dominio di Roma migrarono verso sud ,contro arrimiun, e verso est, rifugiandosi a patavium o a salona. Infine lungo la frontiera meridionale della repubblica i preparativi per la guerra era pronti: la flotta pronta, l esercito riaddestrato, e i rinforzi da Capua giungevano in modo continuo. Recentemente la Sicilia passava un momento di crisi, dovuto all enorme peso economico che gli eserciti avevano sull isola. Molte opere pubblico non furono più portate avanti, i campi non furono più migliorati, con conseguente rallentamento dello sviluppo nelle città. Nell ultimo anno in molte città si erano susseguite rivolte contro le leggi romane a causa dell sovrappopolamento delle città, e l eruzione dell Etna aveva solo peggiorato le cose. Publio Cornelio nonostante si fosse allontanato momentaneamente dalla scena pubblica, lavorava continuamente, corrompendo,pagando e brigando, per portare avanti il fardello che il senato gli aveva assegnato, e come lui sui padre prima di lui, e così via fino ad arrivare al primo Cornelio.
Purtroppo a non tutti stava a cuore la causa di Roma, uomini che anteponevano l oro alla virtù,uomini vuoti dentro e ricchi fuori,uomini come Galerio il traditore, disposto a vendere la propria romanità per 1000 talenti. Che i suoi nuovi padroni ,i greci, maledicano per il resto dei loro giorni, il momento in cui hanno accolto una tale serpe in casa loro. Avrebbe voluto per tale affronto andare in Grecia, a condurre le proprie legioni a Sparta per decapitare il re nemico,ma non poteva. Non poteva perché lui era un uomo razionale,con delle priorità. Per questo stava finendo di scrivere una lettera a suo figlio Cosso, con l ordine di annettere la sardina alla nuova provincia romana:" Aurelio,corri al porto con queste pergamene, e di all primo emissario che trovi di recarsi alla flotta di Aulo e di consegnare queste istruzioni a mio figlio. Va,corri". Il segretario prese le pergamene e corse verso l uscito dell alloggio, a compiere il proprio dovere,inconsapevole che egli era la mano che avrebbe scatenato una guerra. In quei giorni, in tutte le città della repubblica romana sotto il controllo dei corneli, fu pronunciato "l editto sull aumento delle tasse" ,un editto costituito da una serie leggi, prima tra quali l aumento del prelievo fiscale, per ricondurre le finanze provinciali verso una situazione di prosperità economica. Senza bisogno di dirlo ciò peggioro i rapporti tra i cittadini e le autorità cittadine le quali sempre più chiedevano e sempre meno davano indietro.ormai poco mancava allo scoppio di una rivolta di vaste proporzione,ma ciò era un provvedimento necessario, se si voleva avere la possibilità di condurre le successive guerre, con una possibilità di successo. Qualche mese dopo con un gesto ricordato in molti libri di storia, come quello che sconvolse il mondo occidentale, il generale Cosso Cornelio detto il Pio, sbarcava a Caralis e facendo valere la forza della III legione,sconfisse e anniento l esercito punico, nella prima battaglia tra romani e cartaginesi. La vittoria romana fu totale,grazie anche alla debolezza nemica e all uso dei pila. Il popolo conquistato, inizialmente ostile verso i romani, poterono sperimentare in prima persona le doti di generosità dell magnanimo generale Cosso. Con un solenne discorso tenuto nella piazza cittadina, Cornelio dichiarò salva la vita di tutti gli abitanti, il mantenimento del normale corso delle vite dei cittadini e una piccola distribuzione d oro per ogni famiglia.il popolo rimasto inizialmente allibito, saluto e ringrazio Cosso, come l eroe e il Salvatore del popolo di calaris contro il giogo cartaginese. I primi passi di Cosso fu la riedificazione del tempio cittadino, ridedicandolo a Saturno, e il stabilimento dell sacro pomerium e delle mura di legno attorno alla città,donando sicurezza ai cittadini contro i briganti. Verso fine anno la flotta di aulo si mosse verso Cartagine, con l obiettivo di bloccare il porto, affondando tutte le flotte nemiche tranne una che scampata alla affondamento, permise al suo carico di raggiungere sano e salvo la Sicilia.Aulo non lo sapeva, ma lasciando libera quella flotta,aveva prolungato la guerra per molti anni avvenire, commettendo il più grande errore della sua vita. Inconsapevole di ciò, raggiunse Cartagine , e superate le macchine da guerra che difendevano il porto, i cui uomini non sapendo nulla dell arrivo della flotta nemica si ritrovavano impreparati, blocco il porto nemico, distruggendo ogni nave nemica, ancorata, e compiendo ciò che nessun popolo era mai riuscito prima: bloccare il più grande e più difeso porto di tutto il mediterraneo. Roma stava vincendo molte battaglia minori,ma per quanto la sua stella avrebbe brillato nella lunga guerra avvenire.

FINE TERZA PARTE.

P.s. Che ne pensate???

P.s.s qualcuno potrebbe dirmi come fare degli screenshot belli (spiegazione versione ignoranti totali).grazie di nuovo?
 
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elserafo97
view post Posted on 8/10/2012, 21:24     +1   -1




se hai rome da steam gli screen li fai con f12...se invece non ce l'hai da steam li fai con fraps,dixtory ecc...
 
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Quintus
view post Posted on 9/10/2012, 09:54     +1   -1




Fraps dixtory ecc. Sono a pagamento? Perché se no posso farmi spiegare da un mio amico come usare la funzione stamp.
P.s. Oggi pomeriggio arriva la quarta parte.
 
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SrTia
view post Posted on 9/10/2012, 10:09     +1   -1




No, sono gratuiti.
 
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Quintus
view post Posted on 9/10/2012, 16:28     +1   -1




QUARTA PARTE.

DUE IMPERI CHE SI SCONTRANO!

" remate, remate se vi preme la vita" grido l'ammiraglio Aulo, poco prima di rendersi conto che la flotta oramai era spacciata. Una piaga. Solo così poteva essere chiamato quell Icaro, il pirata che aveva osato entrare in guerra con Roma,portando in due battaglia, con l aiuto cartaginese, alla distruzione della sua flotta,della sua carriera e di tutti gli uomini di cui aveva la responsabilità. È pensare che solo qualche mese fa,egli entrava vittorioso all interno del porto di Cartagine. Baal aveva voluto punirò per la sua arroganza, e per aver violato il suo popolo prediletto. Solo a questo riusciva a pensare, l ammiraglio, poco prima di accorgersi ormai che aveva finito l ossigeno. La nave oramai era colata a picco e tutti intorno a lui erano morti o lo stavano per diventare. Aprì la bocca in un disperato tentativo di trovare ossigeno,ma entrò soltanto acqua. Con i polmoni pieni d acqua, Aulo abbandonò definitivamente il mondo dei vivi,per raggiungere il triste mondo dei morti.
La notizia della distruzione della flotta, fu accolta con grande dolore da tutti coloro che conoscevano Aulo, ma anche dai generali e senatori di Roma, i quali credevano di aver esultato troppo presto, per la vittoria contro Cartagine dell anno scorso. In particolare c'era un uomo,un senatore di umili origini da pastore di maiali, come testimoniava il nome, che sosteneva con particolare tenacia, la condotta di guerra dei corneli. Il suo nome era Marco Porcio Catone, il quale non desiderava altro nella sua vita che vedere Cartagine in fiamme. Pultroppo le scarse finanze provinciali rendevano difficoltoso il proseguio della guerra. Alla fine Publio Cornelio decise che era giunto il momento di muoversi con maggiore decisione, anche se in inferiorità numerica, per scacciare i cartaginesi e i loro recenti rinforzi dall isola. Al comando di uno dei figli che meno si era distinto negli ultimi anni, ma con un talento bellico innato, tale Lucio Cornelio, accompagnato da due nuovi generali acquisiti tramite matrimonio, fu posto un nuovo esercito costituito dagli astati veterani di Siracusa, da alcuni mercenari e da due nuove unità di veliti ed equiti. Tale esercito contava poco meno di 800 uomini, meno dell esercito cartaginese, giunto via mare in rinforzo di lylibeum, il quale disponeva di truppe d élite, quali elefanti e frombolieri. Contrariamente agli ordini ricevuti,Lucio attaccò subito, dal momento che l esercito nemico era diviso in tre parti: la guarnigione della città, l esercito principale, e altri rinforzi da sud. Sfruttando così la debolezza del nemico, egli marcio sul lato nord dell isola, raggiungendo l esercito principale per dare battaglia. Lo scontro fu particolarmente duro: combattuto nell arco di due ore su un unica linea, lo scontro risultò bilanciato da entrambe le parti, portando a un lento logorio di entrambi gli eserciti, finché l' iperversazione degli elefanti,sotto tiro dei veliti, che andarono a scontrarsi contro il loro stesso esercito, portarono alla rotta dell esercito nemico. Tutto ciò che ora Lucio poté fare, fu di ordinare l' inseguimento dei fuggitivi fino a notte tarda,quando ormai era troppo pericoloso proseguire a gruppi. Nei giorni successivi, Lucio si rivolse verso sud, contro i rinforzi provenienti dalla Spagna i quali potendo contare su poco più di 200 frombolieri, furono rapidamente sbaragliati dalla cavalleria romana. Infine verso metà anno lylibeum fu posta d'assedio dallo stesso esercito che aveva mietuto tante vittorie in Sicilia, e poco prima della fine dello stesso anno l'esercito assalto la città. La debole guarnigione al comando di tal Taege e i pochi scampati alla battaglia campale di qualche mese prima, furono sterminati e la città saccheggiata in modo sistematico. I soldi derivati dall saccheggio e la conquista della città salvarono le finanze romane da un ennesimo collasso, e con i nuovi proventi fu rafforzata la flotta e ordinata la costruzione di nuovi edifici,palazzi,strade e caserme. L'anno successivo sancì la fine della prima guerra punica. L'ambasciatore Cieco, sbarcato mesi prima in Sicilia, aveva contattato il capitano dei resti dell'armata cartaginese in Sicilia il quale per uno scherzo del fatto si chiamava anch'egli Taege. A questi fu proposto una via d uscita per il suo esercito e la flotta cartaginese rimasta in Sicilia,in cambio dell'abbandonò definitivo della Sicilia, e del pagamento dei danni di guerra entrò un anno: ben 2500 talenti. La notizia fu accolta con grande gioia a Roma, meno invece da Catone,il quale esortava Publio a riprendere la guerra. Quell' anno il senato decreto il trionfo a Lucio, Cosso, Marco e Publio per aver eliminato il numero stabilito di uomini per ottenere il trionfo e per aver definitivamente portato la Sicilia nella sfera di controllo romana. Per giorni interi a Roma sfilarono i generali trionfanti,con in cima al capo la corona d'alloro,e uno schiavo che gli ricordavano che erano solo uomini, i soldati vincitori che schernivano come da tradizione i loro generali, e le lunghe file di carri,carichi di schiavi e oro conquistati in anni di guerra. Sopra di essi si trovavano le aquile delle legioni vittoriose e le immagini delle battaglie, terrestri e navali, che avevano portato Roma alla vittoria. Alla fine di ogni trionfo i 4 grandi generali,percorsero in ginocchio tutta la scalinata del tempio di Giove per offrire sacrifici propiziatori e per dare il via,dopo i dovuti riti, alla vera festa: banchetti,giochi gladiatori,corse,naumachie e distribuzioni di cibo e oro si tennero per mesi a Roma rendendola per alcuni mesi la capitale del divertimento nel mediterraneo. Anche se fuori dai confini della repubblica, a vittorie gloriose si alternavano cocenti sconfitte, a Roma il popolo era felice e grato ai corneli i quali guadagnarono la riconoscenza di ogni ceto sociale: dai plebei agli equiti, dai soldati ai senatori. Pultroppo in quei giorni una cattiva notizia giunse da Roma: l' anziano Publio era morto, poco dopo i festeggiamenti, di vecchiaia, lasciando il ruolo di pater familias a Lucio, il quale nomino suo erede il fratello Cosso. La notizia assai dolorosa fu alleviata dalla nomina a questore di Lucio,primo della sua famiglia,dopo molti anni, ad ottenere una carica politica minore.
Intanto fuori dalla repubblica vari popoli si muovevano,pronti a prendere le armi contro i corneli e contro Roma pur di difendere la loro libertà o costruire un impero. Cosa attendeva Roma e i corneli negli anni avvenire?

FINE QUARTA PARTE.

A voi il giudizio finale: cosa ne pensate della cronaca?
 
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Luogotorige
view post Posted on 9/10/2012, 17:12     +1   -1




entusiasmante :D :D :D
 
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