Guerra contro la Libia

« Older   Newer »
  Share  
Spearton
view post Posted on 1/4/2011, 14:52     +1   -1




Mi riferivo al fatto che le informazioni da loro raccolte sull'infrangimento o meno dei diritti dei cittadini libici (se lo hanno fatto ho i miei dubbi, ma qualcuno dice di sì) non possono essere oggettive....
Non ho mai parlato di attacchi.
 
Top
Kniva
view post Posted on 17/4/2011, 18:13     +1   -1




Arrivo tardi in questa discussione e do qualche opinione mia alla luce di quello che ho letto (in maniera rapida) nei vostri interventi.

Innanzitutto non ho nessun debito di riconoscenza con gli USA per averci "salvato" dal nazismo. Infatti se Hitler avesse preso l'Europa sarebbe stato una minaccia non più solo per gli equilibri europei, ma anche per quelli mondiali. In parole povere gli USA, come da sempre fanno e come fanno tutti, badano ai propri sporchi interessi, niente più e niente meno.

Riguardo la Libia nello specifico io sono in tutto e per tutto a strafavore dei ribelli, non penso che ci siano cellule estremiste a guidarli, anzi mi brillano gli occhi a sentirli e a vederli, sono giovani come noi, studenti, giovani disoccupati o lavoratori (i più fortunati), non sanno combattere ma vogliono combattere. Veramente come i nostri partigiani.

Un errore che stanno facendo è affidarsi a noi stranieri. Dovrebbero cercare di fare il meglio con le proprie forze e l'intervento straniero sarà una conseguenza necessaria. Infatti chi ha bisogno di petrolio e gas, cioè tutti, si schiereranno con i vincitori, e Gheddafi ormai ha sputtanato la sua immagine abbastanza perché qualche importante capo di stato straniero si schieri a suo favore (con la conseguente perdita di popolarità che ne seguirebbe. Parliamoci chiaro, oramai chiunque lo considera un assassino e bene o male tutti i leader hanno detto che lui, al suo posto, non può più starci).

In breve, per finire su quest'argomento, credo che i giovani libici debbano stringere il coltello tra i denti e spingersi fino a Tripoli, e hanno dimostrato che possono farcela, dato che fino a Sirte ci erano arrivati a quanto ne so io, o comunque sicuramente fino a Bin Jawad e Ras Lanuf, ben al di là dei confini della Cirenaica. Temo invece per la sorte dell'enclave di Misurata.


Inviterei tutti a guardare più in largo al fenomeno nord-africano e anche mediorientale (ho sentito che la rivolta è anche nello Yemen, in Siria, in Bahrein) e riflettere sulla loro intraprendenza rispetto alla nostra condiscendenza su TUTTO. Quando si dice che i paesi arabi e mediorientali sono ancora nel medioevo, no? Ecco forse questo è veramente il loro Risorgimento. O almeno lo sarebbe, se non ci fossimo noi occidentali a decidere sulle loro vite per i nostri interessi. Noi invece sembra stiamo ricadendo di nuovo in un secondo medioevo (escludendo quello ellenico), anche se in merito avrei un pensiero un po' complesso.


Un'ultima chiosa su quanto mi è parso di leggere riguardo l'energia nucleare, sul fatto che comunque noi utilizziamo strumenti e apparecchiature che abbisognano di essere alimentati. L'energia è indispensabile, ma non fatevi suonare il piffero davanti al naso da chi vi dice che, per un sillogismo scandaloso, allora le centrali nucleari sono anch'esse indispensabili.
D'accordo, il dibattito sulle energie rinnovabili, l'eolico che deturpa l'ambiente (più delle scorie radioattive? mah.), il solare costoso e poco efficiente (anche qui...), ecc.
Insomma, credo che sia mentire a sé stessi l'affermare che l'unica via da imboccare sia quella di punterellare la mappa geografica di centrali di morte (dopo l'accaduto a Fukushima, e Chernobyl... passatemi l'espressione) quando disponibili ci sono le sopraccitate energie eoliche, solari, per non dire geotermiche e via dicendo.
 
Top
Spearton
view post Posted on 22/10/2011, 19:48     +1   -1




Parto con l'ultimo degli argomenti da te citati: l'energia nucleare.
Io sono contrario, profondamente. Ma anche alle energie rinnovabili, in quanto poco produttive e in più hanno un impatto ambientale non indifferente.
Esempi: impianti eolici, piuttosto brutti e rumorosi; impianti a pannelli solari, inquinanti più che mai (i costi di installazione e manutenzione rientrano in circa 10 anni, ma dopo 15 i pannelli sono da buttare e cambiare, con la conseguente produzione di rifiuti); impianti geotermici, funzionali ma di scarso impiego (non ci sono vulcani e solfatare dappertutto, grazie a Dio); etc...
Insomma, secondo me è meglio se si sta buoni e si stringono un pò i denti. Gli scienziati di mezzo mondo sono all'opera per rendere praticabile lo sfruttamento di energia dalla fusione nucleare, ho letto da qualche parte (mi scuso per aver dimenticato la fonte) che si prevede di raggiungere risultati definitivi entro il 2020.
Questo vvuol dire produrre quantità immense di energia senza scorie, un'energia completamente pulita (tranne per l'inquinamento prodotto dalla costruzione della centrale stessa e altre piccolezze)!
Comunque, torno in argomento.

Ho riflettuto molto sulla guerra libica ed ecco cosa sono arrivato a dedurre: l'abbiamo preso dove dico io un'altra volta. Ripeto che sono mie opinioni, e ci sono arrivato solo col ragionamento. Non dico che sia la verità, anzi: vorrei proporvi il mio punto di vista, e vedere che ne pensate.
Ve lo racconto come se fosse una storia, anzi la Storia.
Tutto iniziò con l'indipendenza della Libia. Le tribù libiche si trovarono unite sotto un saldo potere centrale. Cacciati gli italiani, la Libia iniziò a fare affari con loro, un pò come le ex colonie inglesi con il Regno Unito.
Scoperta di giacimenti petroliferi, rinascita economica, discreto sviluppo industriale... I popoli libici si stanno risollevando, poco per volta, sotto la guida di Gheddafi. Arriva la crisi mondiale, i Paesi di tutta Europa se la vedono grigia. Ognuno ha i suoi espedienti per restare a galla, l'Italia può contare sui rapporti con la Libia.
Ma alla Francia e alla Germania ciò non sta bene, perchè vorrebbero loro accaparrarsi quelle fonti di guadagno.
Pertanto approfittano delle tensioni fra clan/trubù/accozzaglie (chiamatele come volete, ma non esiste un vero popolo libico) e delle ambizioni dei loro leaders riescono a fomentare alcune piccole ribellioni. Il Colonnello, dopo alcune manifestazioni violente, fa disperdere le masse di manifestanti facinorosi. L'opinione pubblica prende male la cosa, la gente incoraggiata ed incentivata da Francia e Germania si ribella in massa a Gheddafi.
Le due nazioni europee riescono a far intervenire l'ONU, ma per poter effettuare i raid in Libia servono gli aereoporti italiani, e certamente l'Italia non può essere favorevole a questa guerra... Ah, già, è vero! Mica è un problema, c'è il patto NATO! E così l'Italia, suo malgrado, non può fare a meno di fornire il proprio appoggio.
La televisione maschera questa pagliacciata come una lotta per la libertà e i media in Libia fanno lo stesso: ad un certo punto la gente si convince davvero di star lottando per qualcosa, e si arriva ad ammazzare il Colonnello.
Questi viene pestato, massacrato e alla fine sommariamente ucciso, così come si addice ad un popolo barbaro ed incivile.

Previsioni future: l'ONU se ne frega altamente del modo indecente in cui è stato ucciso Gheddafi, tanto i diritti umani sono solo un punto di vista; Francia e Germania lucrano sui conflitti di interesse in una Libia non più unita (potete scommetterci che, sconfitto il nemico comune, i clan torneranno a massacrarsi); l'Italia fa la fine della Grecia.

Il mondo può rallegrarsi di avere un dittatore in meno. Ogni forma di dittatura e totalitarismo va abbattuta, questo lo riconosco.
Quanto all'Italia... secondo me, siamo messi male, peggio ancora di prima.


Ho finito. Che ne pensate?
Rifletteteci, poi ditemi. Potete darmi ragione o no, mi interessa discutere un pò al riguardo.
 
Top
62 replies since 19/3/2011, 19:22   824 views
  Share