Lucio Giulio e il suo impero.

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Valfoor
view post Posted on 9/3/2011, 17:41     +1   -1




Corre l'anno 225 A.C. e sono passati circa trenta anni dalla morte di Lucio Giulio, ma le sue gesta tuonano ancora per tutto l'impero in ricordo del primo della dinastia giulia che in passato fece il possibile per ampliare i possedimenti della famiglia e aumentare la sua potenza. I giovani soldati crescono col cuore ricolmo di coraggio, dettato da una leggenda non troppo antica che narra del supremo generale Lucio Giulio durante la sua campagna militare contro i galli. Quest'ultimo, qualche anno prima, riuscì a strappare due regioni importanti ai macedoni. Segestica e Aquincum. Ritornato in patria, tra le ovazioni della folla, un paio di anni dopo decide di partire nuovamente, promettendo di cacciare i galli dal suolo italico. Alla volta della prima armata d'attacco (I° Copiae Impetus) che comprendeva circa 2000 soldati, tra equiti, astati e guardie cittadine. Riuscì a conquistare Patavium in una battaglia epica che ancora oggi viene raccontata con fierezza da ogni romani e in seguito Mediolanum. Ed è proprio qui che subentra la leggenda, narrante del supremo generale Lucio Giulio che durante la battaglia, mentre i suoi soldati combattevano sotto le mura per conquistare la città, decise di riunire dietro di sè 100 equiti armati alla leggera e di aprirsi una breccia nelle mura nemiche con l'ausilio di alcuni astati. Penetrando nella città nemica, caricò circa 2000 barbari per più e più volte e questi, accerchiati e avendo subito molte perdite, decisero di ritirarsi, lasciando spazio ai fanti di superare le mura e raggiungere il centro città. Anche qui Lucio Giulio si distinse, raggiungendo per primo il centro città, dove si annidavano circa 300 galli. Ordinò la carica e gli equiti cozzarono contro i corpi barbari che stupefatti da tanto coraggio, decisero di scappare e abbandonare la città. Qui la I° Copiae Impetus si divise, dando vita alla II° Copiae Impetus che partì alla volta di Segesta, riuscendo a strapparla senza troppe difficoltà ad alcuni ribelli barbari. Riuscendo a conquistare ben tre regioni e a stupire il senato romano Lucio Giulio non si diede sosta, volendo a qualunque costo, proprorre un duro colpo ai galli. Di fatti negli ultimi cinque anni di vita, riunì il suo esercito (I° Copiae Impetus) e partì alla volta di Massilia. Riuscì a conquistarla dopo una lunga battaglia contro i galli che preferirono morire tutti, piuttosto che abbandonare la città come avevano fatto i loro compagni qualche anno prima. Lucio Giulio morì nel 255 A.C. lasciandosi dietro una scia d'onore e gloria che lo faranno ricordare per secoli. Salì al potere suo figlio, Vibio Giulio che come è giusto che sia, decise di seguire le orme del padre. In primis cercò di amministrare al meglio Ariminum e Arretium che "godevano" di una grave crisi economica, dovuta al sostentamento delle truppe partite alla volta della Gallia. Non riuscì comunque a far salire gli introiti delle due città per mano sua e decise quindi che la famiglia giulia, necessitava di nuove conquiste per rimpinguare le casse dello stato in esaurimento. Creò quindi la III° e la IV° Copiae Impetus che mandò rispettivamente alla conquista di Narbo Martius e di Caralis. In pochi anni, ottenne due successi e il senato lo rivestì di numerose cariche (ma non ne ricevette mai quanto il padre). Riuscì quindi a stabilizzare l'economia con le casse familiari che si riempivano ogni anno di più. Non ostante il senato premeva sulla famiglia giulia, spronandola di lanciare un'offensiva contro i cartaginesi, in aiuto della famiglia Valeria, Vibio Giulio non potè esaudire i voleri del senato in quanto dovette occuparsi di tenere i galli e i macedoni lontani dal proprio limes. Proprio in questa occasione, la città di Aquincum divenne famosa per aver resistito a tre assedi macedoni nell'arco di cinque anni. Vibio decise quindi di rinominare la guarnigione a difesa della città, come I° Copiae Praesidium, in onore del loro coraggio. Dall'altra parte del fronte invece, i galli continuavano a colpire le varie armate romane nei pressi di Narbo Martius, nel tentativo di poter riconquistare la loro città. La III° Copiae Impetus riuscì più e più volte a respingere gli attacchi dei galli, ma necessitava di rinforzi, in quanto l'armata andava decimando. Fù trovata anche una lettera, scritta da Amulio Augusto, indirizzata a Vibio Giulio, che citava così: "In onore del vostro operato e della vostra familia, mi preme ringraziarvi di quanto avete fatto per Roma e il suo popolo, nella conquista della Gallia. Vi scrivo dunque per chiedervi ausilio. La III° Armata d'Attacco ha subito gravi perdite durante i tre attacchi nemici e necessita di rinforzi immediati. Con onore mio Duce vi porto i miei saluti e vi auguro onore e gloria."
Vibio Giulio si trovò a dover prendere una decisione alquanto difficile. Inviare un'armata per rinforzare il fronte est o quello ovest?
Qui il supremo generale superò se stesso. In primis decise di accontetare il suo generale. Ordinò ad ogni città di addestrare delle truppe di ausilio e in pochi anni creò la I° Copiae Auxilio che comprendeva circa 800 soldati. L'armata partì immediatamente per Narbo Martius e in pochi anni si unì alla III° Copiae Impetus riuscendo a tenere i galli dietro il limes romano. Il genio di Vibio uscì fuori proprio ora. Decise di spremere maggiormente le città romane per la creazione della I° Copiae Dominatio Impetus. La più grande armata che i romani abbiano mai visto. Formata da circa 3000 soldati tra principi, equiti e triarii. Si propose però un'altro problema. Con questa imponente armata, Vibio Giulio voleva conquistare la capitale macedone, Corinthos, volendo così spezzare la potenza macedone e evitare altri attacchi contro Aquincum. Ma come trasportare tutti questi soldati in Grecia riuscendo a resistere alla potenza navale nemica? Non c'era soluzione apparente, visto che la Macedonia, alleata della Gracia aveva il predominio sui mari limitrofi e le città già spremute fino al limite, non potevano sviluppare una potenza navale simile. Vibio quindi, decise di far avanzare le truppe attraverso le coste conquistate da prima dalla famiglia Valeria e giungere marciando fino in Grecia. Riuscirà il successore del grande Lucio Giulio a conquistare Corintho e a evitare altri attacchi alle proprie città?
La I° Copiae Dominatio Impetus proseguì su tutta la costa adriatica nel tentativo di raggiungere Corinthos ma a metà del cammino si propose un problema. Un'armata di 2500 soldati macedoni si stendeva all'orizzonte. Questo implicava una battaglia dove l'esercito romano avrebbe avuto molte perdiete, affievolendo la speranza di conquistare la capitale macedone. Si decise di creare in fretta e furia una flotta competente che divenne operativa in circa tre anni. La flotta raggiunse l'armata e riuscì a imbarcare tutto l'esercito evitando lo scontro. La missione quindi proseguì in direzione della Grecia per alcune miglia ma il capitano della flotta sbagliò l'approdo e fece sbarcare l'armata troppo lontano dalla città. La I° Copiae Dominatio Impetus vagò per un'anno in giro per la Grecia per poi essere imbarcata nuovamente. Flavio Tiberio scrisse nel suo diario, quanto accaduto in quei mesi "Mi hanno affidato la flotta più potente e io ho fallito. Come un giovincello mi sono fatto trascinare dalla brama di potere e gloria e ho fallito. Che gli dei mi perdonino". Di fatti Tibero, una volta imbarcato l'imponente esercito si apprestò ad allontanarsi dalla costa per raggiungere finalmente la Grecia. Il suo sogno fù spezzato dalla flotta macedone. Docici trireme con circa 800 uomini a bordo affondarono la flotta romana, lasciando in balia del mare la I° Copiae Dominatio Impetus, mandando così in fumo il sogno di conquistare la capitale nemica. Vibio Giulio descrisse così quel terribile giorno in uno dei suoi scritti: "Non sono riuscito a onorare mio padre. Lui, che condusse la nostra famiglia alla vittoria, mentre io stò distruggendo tutto. Tutto quello che mio padre ha fatto di buono. Dopo la disfatta dell'armata suprema, il popolo mi ucciderà."
Il capofazione non aveva tutti i torti. Di fatti, durante la grande disfatta della prima armata suprema, i macedono riuscirono a conquistare Aquincum mentre Patavium e Ariminum si rivoltarono e i ribelli presero possesso delle città. Nel 222 A.C. la situazione non era di certo rosea. I galli premevano sul confine ovest, Segesta si vedeva tagliata fuori, circondata da macedoni e ribelli. Arretium stava ancora combattendo la crisi economica e i ribelli si erano impadroniti di Patavium e Ariminum. Due anni più tardi, Vibio Lucio decise di reprimere le rivolte e di rimpossessarsi delle due città perdute, tra cui la capitale. Per pazzia o per vendetta, il generale supremo radunò una armata provvisoria con cui conquistò Ariminum e sterminò la popolazione. "Almeno nessuno si ricorderà della disfatta dell'armata suprema" disse, alle sue truppe, ma si sbagliò. Le cose non migliorarono. Di fatti non ostante venne creata la II° Copiae Auxilio pronta per essere mandata a ovest, i galli riuscirono a impossessarsi dopo numerosi assedi della città di Narbo Martius, uccidendo ogni singolo soldato della III° Copiae Impetus fusa alla I° Copiae Auxilio. [To be continued]

PS: Scusate per eventuali errori grammaticali e per il mio orribile latino. Di fatti non lo conosco. Mi sono limitato a sfogliare il dizionario.
Presto aggiungerò alcune immagini e aggiornerò la storia :D

Edited by Valfoor - 9/3/2011, 19:39
 
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|Vespasian|
view post Posted on 9/3/2011, 18:40     +1   -1




bella bella :) complimenti ;)
 
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Nocivo88
view post Posted on 9/3/2011, 18:43     +1   -1




FENOMENALE, sono piacevolmente stupito, abbiamo due futuri scrittori quà dentro....tu e Stormtrooper al quale rinnovo i miei più sentiti complimenti per l'idea geniale e originale che ha partorito.
 
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Sir Crash
view post Posted on 9/3/2011, 19:23     +1   -1




Bravo bella storia.
 
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Valfoor
view post Posted on 9/3/2011, 19:58     +1   -1




CITAZIONE (Nocivo88 @ 9/3/2011, 18:43)
FENOMENALE, sono piacevolmente stupito, abbiamo due futuri scrittori quà dentro....tu e Stormtrooper al quale rinnovo i miei più sentiti complimenti per l'idea geniale e originale che ha partorito.

Ti ringrazio :D
In effetti mi è sempre piaciuto scrivere e a scuola con i temi me la cavo. Anche se scrivere a penna è decisamente meglio che farlo al computer :P
 
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Majhin
view post Posted on 9/3/2011, 22:04     +1   -1




CITAZIONE (Nocivo88 @ 9/3/2011, 18:43) 
FENOMENALE, sono piacevolmente stupito, abbiamo due futuri scrittori quà dentro....tu e Stormtrooper al quale rinnovo i miei più sentiti complimenti per l'idea geniale e originale che ha partorito.

:cry: grazie tante...



ma, bando alle ca**ate, bel racconto ;)
 
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Nocivo88
view post Posted on 10/3/2011, 15:19     +1   -1




Majhin....grazie di cosa?
 
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Majhin
view post Posted on 10/3/2011, 18:27     +1   -1




per avermi incluso nella lista... :cry: :cry: mi hai spezzato il cuore... XD
 
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Nocivo88
view post Posted on 10/3/2011, 19:28     +1   -1




majhin = stormtrooper

giusto?
 
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8 replies since 9/3/2011, 17:41   245 views
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