L'eroica impresa di Marco Petreio Macedonico, La fine dei Macedoni

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Majhin
view post Posted on 8/3/2011, 22:00     +1   -1




Nell'anno 121 a.C della Macedonia non era rimasto che una piccola porzione di territorio, con capitale Tessalonica. D'altra parte, l'amministrazione dei Valeri aveva ben altri problemi in Italia e Spagna, dove gli oppositori Romani stavano dando filo da torcere all'Esercito Imperiale, perciò la restante Macedonia venne lasciata relativamente in pace, un po' perchè ridotta alla totale impotenza, un po' per l'ingente guarnigione della capitale.
Tuttavia, quando l'Impero Romano si estendeva dal Sahara fino alla Media, passando per Grecia e Ponto, il re dei Macedoni Aristarco approfittò della guerra in corso contro i Britanni per lanciare una massiccia offensiva contro la penisola Balcanica. Il governatore Tito Lentulo attaccò battaglia alle pendici del monte Olimpo, nel 108, ma, a causa dello sfavorevole pendio, ne rimediò una bruciante sconfitta, la prima nel territorio greco.
Larissa era ormai quasi indifesa: Aristarco la pose d'assedio e in un massiccio assalto, la conquistò.
In seguito a questo disonorevole fatto molte città greche si ribellarono: intravedevano infatti in Aristarco una via di fuga dal dominio romano. Tuttavia, la sorte non arrise loro perchè proprio in quel momento arrivò in Grecia un nuovo astro della politica romana: Marco Petreio. 32 anni, Petreio si era già fatto le ossa in qualche scontro campale con Giulii e Senato nella pianura padana, ma venne richiamato in Grecia a causa della scarsità di buoni comandanti che affliggeva l'impero sin dalla morte di Cassio il Vittorioso.
Petreio, astuto e accorto, si mise a capo di un esercito di circa 3000 uomini e in poco tempo rioccupò Larissa, dove la popolazione lo accolse festosa, provata dai duri tributi imposti da Aristarco. Tuttavia, il giovane romano non volle fermarsi: voleva porre fine una volta per tutte al pericolo macedone, così, nel 105 a.C, marciò verso Tessalonica, ma Aristarco gli tese un imboscata in una zona collinare vicina alla città. Tuttavia, grazie a un sapiente uso della cavalleria, Petreio riuscì a sgominare l'esercito macedone, imponendo ancora una volta la superiorità della legione sulla falange. Ormai privo di ostacoli, nell'inverno di quello stesso anno espugnò Tessalonica, imponendo la pax romana e spazzando via ciò che restava della Macedonia. Un grande comandante, degno della memoria del Vittorioso.

NDA: A mio malgrado, devo ammettere che la sconfitta del 108 è vera: l'unica che abbia mai subito in quella campagna <.<
Curiosamente, il nome del trionfatore dei Macedoni è lo stesso di uno degli irriducibili avversari di Cesare nella guerra civile. Mah.

Edited by Majhin - 9/3/2011, 12:44
 
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Sir Crash
view post Posted on 8/3/2011, 22:23     +1   -1




Bellissima storia, bravissimo Majhin, i miei complimenti.
 
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|Vespasian|
view post Posted on 8/3/2011, 22:39     +1   -1




bella, bella, bella
 
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2 replies since 8/3/2011, 22:00   138 views
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