Correva l'anno 237 a.C. A Sparta, capitale dei Valeri, Agrippina diede alla luce un bambino: Cassio Valerio.
Appena ottenuta la maturità, il giovane Cassio venne inviato come governatore nella città di Pergamo, in Asia Minore, appena strappata ai Greci. Lì il Nostro imparò i primi rudimenti sull'amministrazione, facendo diventare Pergamo una fiorente metropoli e il principale scalo dei traffici di tutto l'Egeo. Allora non poteva sapere quale minaccia si stava avvicinando...
Fin dall'inizio del III secolo, gli Egizi si erano fatti strada attraverso l'Oriente sbaragliando i Seleucidi prima e i Parti poi, arrivando nella penisola anatolica e occupando tutte le terre del Ponto. Una volta reso saldo il dominio sull'Oriente, essi guardarono famelici nella fiorente provincia romana di Pergamo. Il loro re Tolomeo sconfinò nel territorio di Cassio, mettendo a ferro e fuoco le campagne e in seguito assediando la stessa Pergamo, ma egli non aveva fatto i conti con l'intraprendenza del giovane Valerio: con un'eroica sortita, Cassio sbaragliò completamente l'esercito egizio e Tolomeo fu tra i caduti nel rastrellamento. Ovviamente gli Egizi riprovarono e riprovarono ad assediare la città, ma senza successo. Tuttavia, Cassio dovette aspettare la fine della guerra contro la Macedonia per agire a causa della crisi economica causata da quest'ultima. Così, ormai cinquantacinquenne, partì forte di un esercito di 3000 uomini alla volta di Sinope, ponendola d'assedio ed espugnandola e infliggendo numerose sconfitte disastrose agli eserciti di soccorso del faraone. Era il 181 a.C. Dopo quell'impresa la sua fama in tutto l'impero crebbe incredibilmente, tanto da meritarsi l'appellativo di Cassio il Vittorioso e la nomina a console, nonchè la leadership della famiglia Valeria.
Nonostante fosse vecchio e stanco, proseguì la sua campagna combattendo spesso in prima linea. La sua fama crebbe anche presso gli stessi Egizi, che ormai provavano un timore referenziale nei suoi confronti.
Nel 160, ultrasettantenne, occupò Tarso, unica città anatolica rimasta nelle mani degli Egizi. Ormai la sua influenza in Senato era al massimo storico, tanto da essere nominato più volte console. Cassio il Vittorioso morì alla veneranda età di 82 anni, durante l'assedio di Antiochia. Il suo corpo venne imbalsamato e inviato a Sparta, dove si celebrò un grandioso funerale. Cassio Valerio divenne una leggenda e un esempio da seguire per tutti i suoi successori. Questa è la sua storia.
Che nobile romano...