SirMatthew |
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| Nota bene, io ti ho scritto fino al 1937. In quei 15 anni ancora queste "trovate" non erano entrate in vigore.
La tessera fascista non precludeva comunque nessuno al lavoro, poichè serviva per i dipendenti statali, ossia una percentuale misera di posti di lavoro. I liberi imprenditori e i loro operai non erano obbligati ad averla. veniva considerata tessera del pane poichè, come oggi, avere un lavoro pubblico significa "sicurezza" di non essere licenziato.
Mussolini fino al 1937 seppe fare un italia unita sotto la megalomane idea dell'impero romano, tant'è vero che fino al 1938, anno in cui furono introdotte le leggi "fascistissime" della difesa della razza, in italia non esistevano discriminazioni verso neri o ebrei. Di quest'ultimi moltissimi arrivarono da noi come liberi cittadini (e altrettanti si iscrissero addirittura al PNF) sentendo aria di guai in germania e vennero accolti senza pregiudizzi.
Altro esempio, la guerra in Etiopia era scoppiata "formalmente" come liberazione del regime basato su un economia schiavista del Negus Haile Selasiè. E formalmente finì con l'immagine del fante italiano che spezzava (veramente) le catene degli schiavi.
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